È bello andare all'ACR!

La scommessa è proprio questa: far emergere dall'esperienza associativa la bellezza della vita buona che scaturisce dal Vangelo.
Elaborare ed offrire una proposta formativa autentica non è una questione di marketing: l'esperienza associativa è bella per i bambini ed i ragazzi se risulta significativa per la loro vita, cioè capace di dare risposte personali ai loro bisogni umani e di fede. E, soprattutto, lo è se lo sa fare attraverso testimonianze di educatori ed esperienze concrete della speranza cristiana. Rendere bella l'esperienza in ACR significa parlare della profondità dei ragazzi, per far emergere e realizzare tutte le loro potenzialità.
È bella perché ha il coraggio di educare ad ideali alti.
Ciascun bambino e ragazzo è chiamato, attraverso l'esperienza dell'ACR, a fare della propria vita un'opera d'arte, un capolavoro di bellezza, per diventare nel mondo fermento, seme di speranza e luce che illumina la notte.

L'Azione Cattolica diocesana, attraverso l'Azione Cattolica dei Ragazzi:

• assume la consegna degli Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano sulla necessità ed urgenza di stimolare nuove scelte di progettazione rispetto all'Iniziazione cristiana; pertanto, l'Ufficio catechistico nazionale accoglie con gioia la decisione dell'AC di servire i nuovi catechismi, attraverso le guide d'arco ACR, proponendole come testi ufficiali e vincolanti per la catechesi dei propri iscritti;
• offre a bambini e ragazzi, seguendo gli itinerari proposti per i quattro archi di età (4-5; 6-8; 9-11; 12-14 post-Cresima), un'organica esperienza di vita ecclesiale e di impegno missionario, realizzata a misura delle varie età;
• attua il suo compito formativo e missionario attraverso la vita di gruppi differenziati secondo le esigenze della comunità ecclesiale;
• condivide con le famiglie e con la comunità ecclesiale l'impegno alla formazione umana e cristiana dei bambini e dei ragazzi, attraverso educatori, Giovani e Adulti di AC, specificamente preparati.

È bello essere un educatore ACR!

Come educatori siamo chiamati ad essere persone gioiose: "la nostra deve essere una Chiesa che annuncia, testimonia e porta la gioia. Una Chiesa con le porte aperte, simbolo della luce, di amicizia, di libertà e fiducia... Una Chiesa meno preoccupata di rafforzare le sue frontiere, ma che crea l'incontro e comunica la gioia del Vangelo" (Esortazione Apostolica di Papa Francesco, Evangelii Gaudium).
Dire "Sì" all'Azione Cattolica diocesana non è solo un'occasione o un impegno formale, ma uno dei momenti più alti, formativi e gioiosi della nostra vita di credenti.